OSVALDO ROCHA
UN MORENTE GENTILE
Uomini miscredenti,
il giorno verrà in cui si dovrà ricordare
il mio silenzio e le mie parole!
Nessuno regna nella notte,
siamo tutti soli!
La mia schiena invecchia mentre trattengo il respiro.
Questa distanza assordante,
questa debolezza
sulle scarpe.
Oh belle canzoncine degli uccelli,
non saprete mai quanto siete importanti!
Sono un bugiardo perché il sole è un bugiardo,
sono condannato perché il sole è stanco.
Esisto alla ricerca di una pace elementare,
l’ombra di un sogno preso in un sogno più stretto.
Morire vicini gli uni agli altri, questa è la nostra fortuna.
L’odissea della notte e l’evanescenza dei sogni,
la paura dei nostri pensieri che rivela
la paura delle nostre anime.
*
CHI SE NE FREGA DEL INIZIO DEL TEMPO?
Cosa ne pensi dei fiumi infiniti
che scorrono dalla nera montagna?
Cosa ne pensi della nostra campagna
fatta di buchi, d’incubi e dubbi?
Chi se ne frega se le stelle sono
palle di pelo galleggiante
che l’acqua del vuoto ha lasciato
nella sua gara accidentale.
I capelli di Dio hanno preso fuoco
dall’inizio del tempo, ma la sua faccia
rimane interamente nera.
*
TRAPPOLINA
Il sole rompe la terra con una sega luminosa.
La mia vita è un istante che non lamento,
un cuore cupo
che ha bruciato le mie parole di uomo.
L’unico rammarico è quello
di non avere la forza che succhia il sangue.
Eccoci di nuovo.
Gli anni hanno aperto le loro gabbie,
ed armati con i passeri inutili della speranza
siamo caduti entrambi nella trappola,
nell’ira ritrovata dalla vita.
Nota Biografica
Osvaldo Rocha è nato nel 1984 in Messico, ha vissuto in Europa ed ora vive in Corea del Sud. Laureato in filologia nordica presso l’Università dell’Islanda, ha studiato anche linguistica e semiotica presso l’Università della Corea e l’Università Carolina di Praga. Ha lavorato come lettore universitario di lingue germaniche e tradotto poesie dal tedesco, svedese, norvegese, danese, islandese e nederlandese. Suoi testi sono apparsi in riviste ed antologie americane, europee ed asiatiche in spagnolo, inglese e portoghese. Queste sono le sue prime poesie apparse in italiano.
La foto è stata scattata dall’autore nella montagna Dosolsan, a Daejeon, in Corea del Sud.