MAURIZIO MARTINO
Nel mese di Novembre 2019 a Nizza Monferrato, per iniziativa dell’Accademia di Cultura Nicese “L’Erca” e per i tipi di Impressioni Grafiche di Acqui Terme, è stata pubblicata in graphic novel la commedia del 1911 di Sandro Camasio e Nino Oxilia intitolata Addio giovinezza! che tante rappresentazioni ed innumerevoli edizioni ha già avuto nei suoi cento e più anni di vita. Questa è l’ultima in ordine cronologico ma la prima in forma di fumetto. L’idea è stata della prof.ssa Elisa Piana che, con la collega Angela Picariello, ha coordinato il progetto scolastico P.O.N. (Programma Operativo Nazionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) “Sospiri 2018-19”, mentre il lavoro artistico e creativo è stato realizzato dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “Carlo Alberto Dalla Chiesa” e dell’Istituto di Istruzione Superiore “N. Pellati” di Nizza Monferrato. Ma perché tutto ciò proprio a Nizza Monferrato? Perché, come è brillantemente spiegato nell’approfondita prefazione a carattere storico della dott.ssa Patrizia Deabate, proprio qui fu scritta la commedia nel 1910. La pubblicazione inoltre presenta un’introduzione della prof.ssa Elisa Piana e, in appendice, reca i ringraziamenti agli studenti che hanno fatto rivivere le vicende della piéce con i loro coloratissimi disegni: Sindy Melissa Carrara, Zakaria Ennanay, Isabella Gallesio, Alessia Gavrilova, Luca Zaglio, Omar Ezzar Ben Amor e Letizia Di Patti. Stampata in orizzontale, dotata di copertina flessibile, l’edizione risulta particolarmente gradevole nel formato e pregevole dal punto di vista grafico, per le linee vivaci, arrotondate e floreali delle illustrazioni; inoltre nonostante l’originalità, la freschezza e la modernità del lavoro risulta immediato il collegamento con l’atmosfera Liberty in voga all’epoca in cui fu scritta e ambientata la commedia.
Per quanto riguarda la sua storia, come già rilevato, risulta illuminante la prefazione della dott.ssa Patrizia Deabate: “Addio giovinezza!” ovvero il fascino della gioventù che rinasce in forme nuove. Vi si può scoprire che la commedia è divenuta oggi, a ben più di un secolo dalla sua stesura, una vera e propria “leggenda” per le sue numerose trasformazioni: prima in operetta, poi in pellicola, con ben quattro trasposizioni cinematografiche e, infine, in sceneggiato Rai. Da quella lontana estate del 1910, stagione in cui quei due giovanotti di belle speranze scrissero il copione, quest’opera, grazie a tutte le repliche delle varie trasposizioni artistiche, ha illustrato, in tutte le parti del mondo dove è stata rappresentata, un suggestivo e coinvolgente spaccato della Belle Époque torinese. Se però le vicende narrate in Addio giovinezza! sono tutte del capoluogo sabaudo, la Musa ispiratrice, e il luogo in cui si è realizzato l’idillio, si collocano entrambi nel Sud Astigiano. Teodora Ronga, per parenti e amici Dorina, è l’affascinante ragazza che attira le attenzioni e trova l’affetto di Sandro Camasio. Lei è la giovane di Castelnuovo Belbo che, proprio mentre i due goliardi torinesi soggiornano a Nizza Monferrato, presso la villa Pacioretta, trascorre le sue giornate nella nicese cascina Tuetto. Le due abitazioni, seppur separate dal torrente Belbo distano, in linea d’aria, solo poche centinaia di metri. I tre giovani pertanto s’incontrano, si parlano, si confrontano, si scambiano: diverse impressioni, molte aspettative e tanti sogni. Lo fanno all’ombra dei pergolati dei giardini delle due suggestive dimore nicesi e nel viale attiguo a villa Pacioretta, dove erano soliti incontrarsi gl’innamorati e che, proprio per questa ragione, ancor oggi è conosciuto come “Viale dei Sospiri”. Tutte le parole, le sensazioni, le emozioni e i sogni vissuti in quella lontana estate nicese del 1910 vengono via via immortalati su carta dai due autori e divengono, in breve, Addio giovinezza!. Il successo dell’opera pare prospettare loro un roseo futuro, ma il destino la pensa, purtroppo, diversamente. Così molti dei sogni di questi tre giovani resteranno irrealizzati; moriranno tutti, infatti, troppo presto: Camasio di malattia, Oxilia al fronte, su una delle tante montagne della Prima Guerra Mondiale, e la Ronga vittima di uno di un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale. Se è vero che la malattia e la guerra si sono presi, prematuramente, le vite di questi tre giovani, è però altrettanto vero che i pensieri, gli amori, le illusioni e i sospiri che ha vissuto la generazione degli anni della Belle Époque torinese sono rimasti tutti indelebilmente conservati, come in uno scrigno, in Addio giovinezza!. Questa genesi tutta nicese di un’opera che ha fatto il giro del mondo è tornata alla ribalta, in questi ultimi anni, grazie al meticoloso lavoro di ricerca di alcuni studiosi: il dott. Giuseppe Baldino che ha saputo individuare, in Teodora Ronga, la Dorina della sceneggiatura; la ricercatrice dott.ssa Patrizia Deabate che ha scorto in Nizza Monferrato il luogo che ha ispirato la stesura della pièce, che poi lei ha studiato in tutte le sue sfaccettature, riportando alla luce storie, vicende e aneddoti che parevano ormai perduti. Tutte queste ricerche storiche sono state il punto di partenza delle prof.sse Elisa Piana e Angela Picariello per realizzare il progetto P.O.N. i cui esiti sono stati non solo la riedizione di Addio giovinezza! ma, anche, una vivace rappresentazione teatrale portata in scena dagli studenti. In questa pubblicazione si può, dunque, cogliere il frutto di due autentiche passioni: quella per la ricerca storica di un tempo lontano e quella artistica della gioventù di oggi. Si tratta, insomma, dell’ennesima rinascita di un’opera immortale e sempre attuale qual è Addio giovinezza!