ALESSIA BRONICO
da “Matrimonium”
Ral 3011*: lungosopravviventi
Mucchi di latte in bancali
su scaffali
mai un reso ai sentimenti.
Ricicliamo, assembliamo
una nuova casa per noi,
lungosopravviventi
in aria di decostruzione
odio e rancore.
Previa brunitura potrei considerare
il rischio di leggere un manuale di chimica
solo dopo aver selezionato
formule matematiche
utili alla risoluzione
dell’amore.
Frattanto le latte più grandi
diventino tetti
RAL 3011
non piova sulla separazione
degli intenti, le porte
s’ergano in difesa
del cuore genetico
unico
costruttore di colori.
(RAL 3011: rosso marrone)
*
Ral 9010*: In serra
Conquistata l’abitudine
a matrimoneggiare,
monogami impegnati,
arroganti cesti di frutta
fuori stagione,
umani sentimentali
coltivati in serra.
Finché la vita non separerà
il giuramento barattato
per un sacchetto di lavanda
depositato tra vestiti
piegati e messi in
cromia nell’armadio.
Sposami.
Appendimi inamidata
tra le camicie bianche
e i quadretti piccoli
perfetti la domenica mattina
d’autunno e castagne.
Debelliamo l’istinto
poligamico, non animali,
nessuna poliandria
a prendere il controllo.
Il velo appeso ai capelli
trascinava filosofia di pensieri
lungo la navata.
Tichettachettichettache:
passi svelti, pioggia
di buon auspicio
eppure il papillon
soffocava l’amore.
(RAL 9010: bianco puro)
*
Ral 5023*: solitudini
Scorticami,
prendi pure tutto,
arriva fino al midollo,
gusta la mia carne tenera,
a tratti dolorante d’autunno.
Stacca la scorza dal viso,
dalle braccia, a piene mani cuore,
polmoni del respiro,
reni della paura,
fegato delle botte,
occhi della visione.
Strappa i capelli, a ciocche.
Ché non debba più curarmi
del riflesso livido di me.
Tappami le orecchie
ché non senta più i rantoli,
solo la mia fine voce.
Sediamo a guardarci ora,
sai vedermi?
Non ho parvenza, solo trasparenza,
lungosopravvivente al matrimonium.
RAL 5023,
cielo su solitudini che s’annientano.
(RAL 5023: blu distante)
*
Ral 5012*: asola e bottone
Prima del rifiuto
avremmo dovuto sottoporci
a trattamento fosfocromatante,
fosfosgrassante. Le promesse
in lega in duplice evento
avrebbero resistito, forse,
all’usura degli anni metallici
sbattuti contro muro
di tradimenti: non di donna
non di uomo, non di buio
di stupidità, del nonvolere
una mazzetta dai colori
nuovi, nonmescolare,
nonperdonare e ci scrostiamo
come vernice vecchia
a molteplici strati che non
s’aggrappa nulla nemmeno il bene.
RAL 5012 sartoria
dell’anima, asola e bottone,
su stoffa terminata in continui rattoppi.
(RAL 5012: blu luce)
*
da “Furor”
Pantone Adriatic Blue *
Un bicchiere d’acqua,
un pensiero galleggiante,
versare, creare un mare:
nuotavi.
Domani vieni a trovarmi
rovescia due bicchieri,
in un tuffo saremo vicini,
nel mare.
Parleremo a Poseidone
dei nostri lapsus temporali,
buchi neri per riparo
[umido]
chiederemo il nostro abisso
d’essere pesci, equivoci,
amanti.
*PANTONE è conosciuto in tutto il mondo come il linguaggio standard per la comunicazione del colore
Alessia Bronico, Un dio Giallo, LietoColle 2018
Dalla Prefazione di Lamberto Garzia:
Il principio della letteratura consiste nel controllare la morte e nell’usarla segretamente come forza motrice da utilizzare in false costruzioni, mentre la vita viene sempre tenuta in riserva, immaginata, miscelata, opportunamente con la morte, irrorata di conservanti e dilapidata nei capolavori letterari che posseggono una lugubre vita eterna. O piuttosto sarebbe preferibile dire che l’arte marziale è morire insieme ai fiori, la letteratura è coltivare fiori imperituri. E i fiori che non appassiscono mai sono fiori imperituri. E i fiori che non appassiscono mai sono fiori artificiali.
In copertina: Donatella D’Angelo – Il sole e la luna