GABRIEL ROSENSTOCK
Lettera all’India
(A proposito dell’imprigionamento di Varavara Rao, poeta di lingua Telugu)
India!
La dea Saraswati sorride
Quando metti in prigione i tuoi poeti?
Quando, colpiti dal Covid, hanno le allucinazioni
Seduti in una pozza di urina?
India!
Saraswati è contenta?
Varavara Rao, ti mando queste parole
Che possano risplendere
Come granelli di polvere
Catturati nel sole che fugge –
Oh, India! Permetti
Alla luce dell’alba di entrare nella sua cella senza essere perquisita?
O alla luce della luna
O alle stelle distanti?
India!
L’estatico sorriso di Saraswati
Sta sparendo dalle sue labbra.
***
Fiori per Varavara Rao
Ti mando questi fiori invisibili
Varavara Rao a profumare la tua cella
E portare un sorriso alle tue labbra
Che non vedrò
Potrebbero non durare a lungo
Qualche semplice rosa
Varavara Rao a profumare la tua cella
Potrebbero aver bisogno di acqua;
I tuoi carcerieri, ne hanno di lacrime
Lacrime invisibili?
Lo sai bene che non è colpa loro.
Bisogna risalire ai vertici.
Semplici rose
Varavara Rao a profumare la tua cella.
Invisibile
Il Primo Ministro Modi, annusa l’aria
Qual è il profumo della libertà?
(Traduzione di Silvia Pio)
Varavara Rao (nato il 3 novembre 1940) è un attivista, poeta, insegnante e scrittore indiano di Telangana. È stato arrestato innumerevole volte e si trova in prigione dall’agosto 2018; è stato colpito dal Covid-19. Tutte le richieste di scarcerazione per motivi di salute sono state respinte
L’immagine di copertina è un fotogramma del video Flowers for Varavara Rao.