Dalla prefazione di Giuliana Balzano
L’ispirazione poetica di Edoardo Gallo nasce da un intenso stato emotivo derivato dalla puntuale osservazione di ciò che lo circonda. Il poeta fa un’attenta analisi interiore dei propri sentimenti dando vita a liriche dinamiche e nel contempo dolcissime. Nelle sue poesie si “leggono” chiaramente due elementi: la forza interiore che caratterizza il suo pensiero; il bisogno costante di cogliere quelle verità difficili da negare. Il suo stato d’animo va a distendersi sui versi e la poesia diventa un mezzo indispensabile per lui, per poter camminare nei meandri più bui dell’esistenza umana. Gallo sente il bisogno di amare, cerca la pace nella magia del silenzio, ambisce a trovare la verità. Amore, silenzio e verità diventano un modo per lui di affrontare la frenesia di questo nostro tempo sofferto e avverso. Gallo crede nella forza delle parole, ha fiducia nelle parole, gioca con le parole creando liriche riflessive, cariche di schiettezza. [...]
Dalla prefazione di Sotirios Papadopoulos
«Edoardo Gallo con la sua nuova silloge intitolata La Verità è un Bambino dagli Occhi Grandi ci fa fare un tuffo nel sacro concetto di Alitheia (Verità); un viaggio nello sforzo di essere sempre noi stessi ma attraverso la paura del giudizio sociale. Siamo consci che il cervello umano è in grado di svolgere infinite e complesse operazioni in tempi ridotti. Ma esiste soltanto una di queste che non può essere eseguita ed è proprio questa che compromette i rapporti tra tutti gli esseri su questo pianeta. Distinguere il Vero dal Falso, la Verità dalla Menzogna, la Alitheia dal Pseudos. [...]
da La Verità è un Bambino dagli Occhi Grandi (Liberodiscrivere, 2020)
A danzare un lento
Se solo tu fossi più attenta
agli innamorati spiriti.
Ai ricordi di carapace
All’alba d’aprile
Alle nuvole belle.
Se solo tu fossi più attenta
alla sensibile brezza.
Alla sabbia d’autunno
Al sussurrarmi parole che s’allungano sulla mia schiena
Alla mano che t’accarezza nella penombra.
Se solo tu fossi più attenta
all’intimo sentire.
All’impossibile
All’utopia
Al sogno
All’anima mia
che s’affaccia dalla finestra.
Che ti chiama
e ti invita a danzare.
A danzare un lento
Il mio battesimo
Armonia o abbandono al caos.
Equilibrio sulla corda tesa o cadere
precipitevolissimevolmente.
Giù nell’abisso che urla dentro di me…
Mi chiama
Mi scuote
Mi innamora
Come il cielo plumbeo che non cade;
Nuvole grigie attaccate all’azzurro sopra
dove il sole splende
dove la luna attende con attenzione
dove le stelle sono mute.
E ogni filo d’erba qui sulla terra
mi indica la direzione
del mio battesimo
Da qualche parte
Alla fine vince chi non ha paura del buio.
Alla fine.
Là al bivio tra la strada che sale e quella che scende.
Da qualche parte starà pur la fine.
Del lasciarti andare,
dell’un po’ morire.
Dell’unica volta che abbiamo saputo cos’è l’amore
Il nido del desiderio
Vivo nel desiderio di tutto quel che ho già scritto.
Non c’è nuovo che mi appassioni più
di quelle labbra che furono il mio sorriso.
Ancor oggi ripensando al ramo
ci porterei la paglia per costruire il nido
per tutte le volte che torno e non ti trovo
Edoardo Gallo (Vicenza, 1970) ha pubblicato tre raccolte poetiche: Giorno Zero, È Solo Poesia , La Verità è un Bambino dagli Occhi Grandi. Ha partecipato a Poetry Vicenza, FlussiDiVersi di Caorle, Parole Spalancate Festival Internazionale di Genova e al BeArt Festival dell’Arte di Vicenza. Con la poesia Io sono mio padre è vincitore del Premio Letterario Nazionale “Giorgio Gaiero”. A luglio 2020 è finalista alla XIV edizione del Premio Letterario “Città di Livorno” con la poesia Le cose difficili. Nel 2020, quale rappresentante della poesia italiana, è invitato a partecipare alla mostra virtuale “Mediterranean Anatomy” patrocinata dall’Ambasciata Italiana in Grecia. Numerose sono le collaborazioni con artisti e musicisti, tra i quali il pianista e compositore Giuseppe Laudanna con cui dà vita al progetto artistico PoeMusìa. Le poesie A chi importa e Il nido del desiderio sono diventate canzoni d’autore. l testo Soldati è incluso nel video realizzato da Adifly in collaborazione con l’associazione culturale Liberi Pensatori, in ricordo degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia. Il progetto viene patrocinato dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione del Veneto.