Restano gli uccelli

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GIANCARLO BARONI

Non mi sto trasformando in un uccello. Niente becco né artigli né piume, al mattino quando mi sveglio resto io, senza sorprese. Al contrario del Gregorio di Kafka trasformato in insetto, rimango un uomo, consapevole che il mio stato durerà e libero da incubi. Però gli uccelli mi attraggono, certe volte mi accorgo di esagerare.

«Quale volatile preferiresti essere?». Non saprei ho risposto all’amico ornitologo mentendo a metà: io non voglio assomigliare a un uccello in particolare.

Mi considero un individuo di terra, nato per starci e perché ognuno, se merita, possa viverci bene. Al mestiere di magistrato sono stato guidato dall’idea che il mondo non manca di estensione e di abbondanza, ma di regole, limiti e controlli. Nelle indagini mi sposto orizzontalmente: seguo tracce, archivio dati e confronto indizi. Alla fine scopro però la stessa verità, ottusa e brutale. Non solo non si tratta del migliore dei mondi possibili, ma neppure del più vario.

Restano gli uccelli la mia passione quasi esclusiva. Però, all’opposto di Icaro, non mi è mai passato per la testa di imitarli. Elevarsi e precipitare: non mi appartengono, mi do da fare perché vinca la pacatezza, aspiro a una serenità movimentata, volare mi preoccupa.

Un tempo, è vero, registravo su un quaderno le traiettorie degli uccelli, i fogli si coprivano dei loro voli, casa mia si riempiva di quei fogli. Adesso mi limito invece a osservarli, guardo in su, li accompagno con gli occhi fino all’erba, m’inebetisce e diverte la loro spola dai rami. Credo di provare parzialmente le loro sensazioni, li capisco, ne apprezzo il distacco, la leggerezza.

Forse gli uccelli non sono le divinità contente di Epicuro, tuttavia somigliano ad esse, sono saggi e stolti come quelle: la regione fra le nuvole e i tetti che frequentano è l’unico paradiso che mi attira.

Dagli uccelli ho imparato ad affinare la vista, a scrutare contemporaneamente un particolare e il suo contesto, distinguendo chi, con aggressiva arroganza, pretende di spingerci in basso.

(Foto dell’autore)