Fotografia di Sebastiano Adernò
Poesie inedite di Sebastiano Adernò
Storia di un cuore battuto al coltello,
crudo e crudele, qualcuno le dice,
è pur sempre amore. E lei ricambia
con quegli occhi indescrivibilmente
neri che sono il conio di una moneta,
una moneta che ha mercato solo
tra i vili che usano violenza, come per lei
che per marito ha un padrone del castigo,
e con ago e filo, rattoppa pugni calci litigi.
Stasera festeggia con quello che resta
un pianto di pezza le nozze di latta.
*
E ci sono donne picchiate nella ragion d’essere
donne. Da bestie che non si accontentano
della carne staccata dalla stessa costola,
vogliono frantumarne le ossa.
*
Sui polsi i segni di quei
giorni d’afferrarsi
anche alle gambe del tavolo.
E il singhiozzo di quei basta, basta
in gola. Ancora a ripensarci, tremi
di questo pianto pestato al mortaio.
Qualcuno in chiesa le accende una candela,
per la favola, dicono, la favola nera.
Aggiunge così peso all’impresa
di quest’autunno condominiale.
Sebastiano Adernò è nato ad Avola (Siracusa) nel 1978. Si è laureato in lettere moderne a Milano con un iter formativo in Storia e Critica delle Arti e una tesi in Storia e Critica del Cinema. Nel 2010 vince il Premio “Ossi di Seppia” e si classifica terzo al Premio di poesia “Antonio Fogazzaro”. Dopo la sua opera prima Per gli anni a venire (LietoColle 2011), ha pubblicato Kairos (Fara Editore 2011). Fa parte del collettivo Ultranovecento creato da Simone Zanin che realizza libri d’artista con cui ha pubblicato una plaquette, Abissi non richiesti (2011). Nel 2012 è uscita una raccolta di testi civili dal titolo In luogo dei punti per Thauma Edizioni e un romanzo, Luci sulle lucciole (Edizioni Montag) di cui è co-autore insieme al filosofo Leonardo Caffo. Per la Nuova Editrice Magenta, sempre nel 2012, ha pubblicato la raccolta Ossa per sete. Successivamente ha partecipato al progetto di Nuova Vandea (2013) un piccolo compendio di Resistenza edito da officineultranovecento. Ha da poco pubblicato un libretto d’artista dal titolo Lunario (2021) edito da Gaele. Continua a scrivere ed ha in cantiere una silloge dal titolo Scrivere frusta il nervo.
(A cura di Silvia Rosa)