Il tentativo di trovare una formula per affrontare la vita

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MAURO LAMANTIA

Questo vuoto

Questo vuoto
che mi graffia le cellule
è il calice colmo d’amore
ficcato nello sterno
che domanda di versarsi
che ho paura di seccare

*

Come di marea

Poi questo alzarsi poco a poco
come di marea, dentro
un magma
un irradiarsi di folgore
come la rivelazione che giunge
cogliere un segreto che dev’esserci
un segreto che s’avverte
un segreto

Mauro Lamantia, Formulario, Nulla Die Edizioni, Piazza Armerina (EN) 2021
Prefazione di Maria Giulia Mancuso Prizzitano, illustrazioni di Alessandro Flavio Bruno.

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Formulario riunisce i componimenti poetici scritti dall’autore nell’ultimo decennio in un diario frammentato e frammentario dal taglio introspettivo, che ripercorre le tappe di un viaggio emotivo denso e privato in cui si condensano le mancanze, le disconnessioni, i precipizi e le speranze di un’intera generazione impegnata ad affrontare l’attuale condizione esistenziale di incertezza interiore e di precarietà sociale.
Scavando a fondo di sentimenti vorticosi e pensieri abissali, Lamantia lancia un messaggio di rinascita, di accettazione di sé stessi e delle proprie assenze perché, dice, «capita spesso di sentirsi incompleti, mancanti, spezzati. Penso che sia una sensazione profondamente umana e col mio Formulario cerco di dire che, grazie a questa frattura, ci rendiamo conto di essere vivi».
Il discorso amoroso unito alla continua ricerca di un interlocutore diviene, così, metafora felice di consapevolezza e autocoscienza, di comprensione dell’altro, di accettazione profonda e, in ultimo, di riappropriazione del sé.
Attraverso rivelazioni epifaniche di sensazioni, visioni e ricordi masticati dalla memoria, la raccolta restituisce al lettore un turbinio immaginifico di luoghi, oggetti e personaggi. Aggrovigliandosi e distendendosi nello spazio, le parole riflettono le tortuosità e le meraviglie di un percorso intimo eppure universale, che conduce alla presa di coscienza di sé, della propria sessualità, delle proprie aspirazioni.
L’urgenza di annotare e organizzare versi, per l’autore, non è solo un imprescindibile mezzo di espressione: è anche unica azione possibile per distillare una formula che sia unguento lenitivo per le bruciature causate dall’impatto di un io timidamente fiducioso con una società uniformante, comprimente e omologante.

Formulario – si legge nella quarta di copertina – è il tentativo di trovare un sistema, un teorema, una preghiera, una formula appunto, per affrontare mancanze, domande e desideri. Tra bagliori e stagnazioni, il percorso che compie l’autore, in questa sua prima raccolta, trova nei luoghi e nella lingua la possibilità di raccontare le contraddizioni. La poesia diventa, così, il viatico per permettere all’io di fiorire.

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Mauro Lamantia, classe 1990, nasce a Palermo e cresce ad Enna, nel centro della Sicilia, dove scopre la passione per il teatro e la poesia. A 21 anni si diploma come attore alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano (diretta allora da Luca Ronconi) e fonda la compagnia teatrale Idiot Savant, con cui ha collaborato per dieci anni.
Nel 2012 vince il Premio Hystrio alla Vocazione. Nel 2015 viene candidato come miglior attore emergente a Le Maschere del Teatro Italiano. Paolo Virzì lo sceglie per interpretare uno dei protagonisti nel film Notti Magiche, presentato alla Festa del Cinema di Roma del 2018. Ha collaborato e collabora con diversi teatri e compagnie italiani.
Nel 2020 si dedica al suo primo progetto teatrale autoprodotto, insieme al musicista ennese Sergio Beercock: Petra Primo Passo è una performance ispirata a un romanzo di Nino Savarese e che debutta a Enna, al Garage Arts Platform.