SILVIA PIO (a cura)
Su idea e sprone di Bruna Bonino, fotoamatrice albese che – tra le altre cose – collabora con Margutte, alcuni suoi amici mettono in mostra ciò che hanno prodotto o sperimentato durante il periodo del lockdown.
Il titolo Finestre sul lockdown rivela il desiderio di spingersi oltre le ‘sbarre’ imposte dalla pandemia, mediante l’immaginazione e la creatività rese più attive dall’isolamento. Questo periodo, nonostante difficoltà, sacrifici e sofferenze, è stato per alcuni fonte di riflessione ed ha suscitato l’opportunità di attuare progetti che forse sarebbero rimasti irrealizzati.
La mostra, promossa dall’Associazione Alec di Alba e in collaborazione con l’Associazione Culturale San Giovanni, mette insieme creazioni artistiche diverse dal solito, scrittura arrivata da fonti mai sperimentate, musica, progetti artigianali, fotografia attraverso scatti mai immaginati prima e racconti di esperienze professionali.
L’inaugurazione si tiene sabato 16 ottobre alle 17 presso il giardino dell’oratorio della parrocchia di San Giovanni Battista in piazza Elvio Pertinace ad Alba. In questa occasione l’ideatrice dell’intera iniziativa Bruna Bonino proietta un video dal titolo “Che me ne faccio” con le foto di una primavera mai osservata prima e i dettagli della rinascita. Il titolo della proiezione è preso a prestito da una lirica di Laura Bonfiglio, che presenta il suo secondo libro di poesie dal titolo “Straniamento”, scritto durante la pandemia e nato dalla lunga e dolorosa convalescenza dell’autrice avvenuta nel periodo del lockdown. È in mostra anche la sua “Poltrona Chef”, progetto di una poltrona ecosostenibile a forma di cappello da cuoco fatta con scarti di frutta.
Ad accompagnare la lettura delle poesie della Bonfiglio è il pianoforte di Stefano Cornaglia. Il musicista ha partecipato all’iniziativa dell’artista Valerio Berruti “L’abbraccio più forte”, che voleva dare voce ai musicisti rimasti inattivi nel lockdown. Nel corso dell’evento si esibisce anche nel pezzo con quello stesso titolo.
Luciano De Carolis espone “Semplicemente sassi”, ciottoli dipinti cercando di far passare il tempo, un’attività che è diventata una ricerca e una scoperta; erano i sassi a rivelare chi fossero: animali, volti, figure…
Marzio Scanavino si è buttato a riordinare l’archivio fotografico, rielaborando scatti e facendovi confluire gli stati d’animo dei periodi di isolamento forzato. Mette qui in mostra foto di atmosfere cupe e luoghi abbandonati, facendo un parallelismo con il lockdown. Ci sono anche scatti post-lockdown che ritraggono luoghi meno conosciuti e più solitari del territorio.
Maria Grazia Aleotti propone delle opere con frutta e verdura, ispirate a “Natura morta con ortaggi” di Giorgio De Chirico della prima metà degli anni Trenta, per la verdura, e a “Cesta con arance” di Henry Matisse, per la frutta. I prodotti dell’orto e del frutteto sono forniti dall’azienda biologica Taliano Andrea Mite.
Cinzia Caferro mette in mostra quadri di fiori, il suo soggetto preferito, realizzati a olio e acrilici su tela.
Enzo Patri, a nome del gruppo musicale Cromolux, presenta il cd “Dust of the Time”, composto e suonato dai membri Biagio Cairone, Ezio Bogliolo, Alfredo Ottaviani, Enzo Patri e Alberto Flori, ultimato nel febbraio 2020, ma per ovvie ragioni uscito solo ad ottobre 2020. Il ricavato dalla vendita del cd, al quale la Banca d’Alba ha contribuito raddoppiando la somma, è stato devoluto alla Comunità l’Accoglienza di Ricca d’Alba.
Poco prima del lockdown Silvia Pio si era unita ad un gruppo internazionale di insegnanti di inglese e allievi che aveva lo scopo di raccogliere fondi per la onlus americana Pencils of Promise. Per mesi questa comunità si è incontrata online per fare pratica della lingua creando forti rapporti tra i componenti. Con l’aiuto di un video la Pio racconta l’esperienza.
Durante la serata partecipano i musicisti Matteo Sarotto e Ivo Cavallo; Giorgia De Carolis è la moderatrice.
Finestre sul lockdown resterà aperta dal 17 al 23 ottobre e dalle 16 alle 18.30.