GABRIELLA MONGARDI
Sabato 9 ottobre è ripartita l’attività concertistica dell’Academia Montis Regalis nella prestigiosa Sala Ghislieri di Mondovì Piazza: è stata l’orchestra Melos Filarmonica di Torino a dare il via agli appuntamenti autunnali inseriti nel calendario della stagione concertistica Mondovìmusica.
Il concerto, che prevedeva un programma prevalentemente dedicato alla musica barocca, con un omaggio finale a Ennio Moricone, è stato aperto dal Canone in Re Maggiore di Johann Pachelbel. Introdotto dai bassi (contrabbasso e violoncelli) con solennità e commozione, ripreso con grazia e leggerezza dai violini, il celebre tema è stato infine cantato a gola spiegata dalla tromba di Renzo Baudino.
Sono poi stati eseguiti tre concerti di Vivaldi: per archi in la maggiore, per flauto traverso in re maggiore “Il gardellino” e per due violoncelli in sol minore; solisti rispettivamente il flautista Alessandro Molinaro e i violoncellisti Claudia Ravetto e Manuel Zigante.
Se dal Romanticismo in poi l’accento batte sulla forza eversiva che si sprigiona dalla musica, [facendo esplodere tutto ciò che di solito viene accuratamente occultato dall’ordinamento umano], in Vivaldi la musica è ancora “un sogno fatto in presenza della ragione”: per quanto vorticosi e sfrenati siano i suoi allegri, per quanto languidi ed estenuati i suoi andanti o adagi, ci sono sempre i rintocchi cadenzati e ben calibrati del ritmo, i rapporti matematici dell’armonia a riequilibrare il tutto / conferire ai suoi concerti per archi un equilibrio classico./ Anche in quelli con strumenti solisti, il solista non prevarica mai sul resto dell’orchestra ma, come nel caso del “Gardellino”, dialoga con gli altri strumenti in modo molto morbido, con grande dolcezza, in una perfetta imitatio naturae. E se nel concerto per due violoncelli la tonalità minore si fa portavoce di tensioni, frenesie o smanie nei tempi veloci, mentre nell’adagio prevale la rinuncia, la resa allo scorrere del tempo, tutto viene sempre tenuto sotto il controllo della disciplina e del rigore, sia dei solisti che del “coro” orchestrale.
Il concerto si è concluso con la musica evocativa e suggestiva del mastro Ennio Morricone, di cui sono state proposte alcune tra le sue più celebri colonne sonore quali “Nuovo Cinema Paradiso” e “C’era una volta in America”: solista la pianista torinese Anna Barbero.