FRANCO BLANDINO Sono stato sorpreso ed onorato dalla richiesta dell’amico Egidio di scrivere la prefazione a questo suo libro. Con lui in tanti anni e in tante occasioni ho condiviso momenti splendidi di conversazione profonda, impegno nell’ “avventura” di illustrare i suoi testi e, perché no, tante soddisfazioni e riconoscimenti. Conosco bene Egidio, e so che ha un unico grande Amore, la Poesia, in tutte le sue declinazioni. Nella sua ricerca semantica ha trovato una “sua” Poetica, fatta prima dal suono delle parole, che maneggia abilmente come un sofisticato giocoliere munito di allitterazioni, antitesi, epifore. La sua è una continua ricerca e rivisitazione dei testi per rendere meglio non tanto il suo pensiero, quanto le sue emozioni pirotecniche. E poi usa i versi allo stesso modo, con l’alterazione tra l’unità di verso e l’unità sintattica (enjambement), per esprimersi, in un singolare rapporto con la sua stessa opera, un rapporto dinamico e sempre evolutivo. Insegnante appassionato e studioso di Psicologia, ha promosso un originale “Laboratorio di Poesia” tra i suoi alunni con cui ha instaurato un intelligente dialogo e “ascolto” per valorizzarne e guidarne le sensibilità, con risultati eccellenti, come si è visto nel libro “La Nuova Stagione”. Ha presentato alla radio trasmissioni dedicate alla Canzone d’Autore Italiana e alla poesia. La Musica per lui è un secondo Amore, un “tappeto” su cui stendere sentimenti, sensazioni, emozioni. La passione di Egidio Belotti per la Poesia e per la Canzone d’Autore trova un punto di riferimento eccezionale nell’opera di Fabrizio de André, un cantautore italiano che ha segnato la musica e la poesia nella seconda metà del XX secolo con ballate che sono un classico letterario per generazioni di appassionati. In questo libro Egidio interseca tra loro dei momenti di autentica narrazione “storica” con esegesi dei testi delle canzoni, che vengono contestualizzate, studiate e interpretate con un rispetto e un’attenzione eccezionali. L’intreccio diventa poi intrigante con le notazioni personali di Egidio, in un suo parallelismo di vita, e poi, come se le emozioni indotte dalle liriche di De André tracimassero, l’autore incastona nel testo preziosi inserti della sua prosa poetica, un po’ misteriosa e sempre suggestiva, “emozionale”, appunto. Ho letto il libro cercando un’immagine per la copertina come mi ha chiesto Egidio, e mi è venuto da pensare al volo dei gabbiani. Sappiamo che quando sbattono le ali, l’aria crea dietro una scia, un movimento vorticoso “carico” di energia cinetica. Il compagno di volo che segue può beneficiare di questa corrente, la chiamano “recupero di energia da scia”. Vola alto sempre De André, ma vola alto anche Egidio, che lo segue, lo interpreta, ci dà la sua impressione, ci regala la sua emozione, raggiungendo altissime vette di lirica. Un libro quindi per conoscere meglio De André e la sua poetica, guidati da un Belotti eccezionalmente ispirato e a sua volta grande affabulatore. Due vite parallele, un esperimento, un’esperienza lirica certamente inconsueta, che dimostra la possibilità di affinità elettive singolari tra poeti. Perché la Poesia, l’Emozione poetica, è veramente un luogo dell’anima. Prefazione del libro di Egidio Belotti per leggere la poetica di Fabrizio De Andrè Due esistenze vissute, Ed. ANPAI – Tigulliana, Santa Margherita Ligure, 2022. Prefazioni di Marco Delpino, giornalista ed editore, e di Franco Blandino, giornalista, illustratore (e medico), postfazione del poeta Flavio Vacchetta.
Fabrizio De André (“Faber”) ha da anni superato i limiti del mondo della canzone d’autore, di cui rappresenta un’eccellenza, per attingere ai vasti orizzonti della letteratura italiana, diventando un classico. I testi delle sue canzoni, sempre colti e profondi, sono accattivanti anche per il grosso pubblico, cui con semplicità continua a dare elementi di riflessione e pensieri sul tappeto di una musica sempre allusiva e funzionale al testo, sia che si tratti di musica da menestrello solista con la mitica chitarra, sia che si tratti di musica polistrumentale. Testi mai datati ma attualissimi, da ascoltare, poi da rileggere e meditare. È quello che ha fatto Egidio Belotti con la sua passione per la musica e i testi d’autore e con la sua estrema sensibilità di poeta. La comunione poetica delineata da Belotti tra lui stesso e “Faber” ha ispirato la copertina a Blandino, un olio che oltre ad un ritratto di Faber mostra due gabbiani che volano nel sole, su un mare che, dato il Personaggio, non può essere altro che quello di Genova.
Egidio Belotti Studioso di psicologia, è nato e vive a Fossano (Cuneo). All’inizio degli anni 70, conseguita la Maturità, si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, dove approfondisce gli studi letterari e psicologici, entrambi inscindibili nella sua ricerca poetica. Presenta trasmissioni radiofoniche dedicate alla canzone d’autore italiana, evidenziandone gli accenti lirici e le tematiche esistenziali. A Radio Fossano ospita diversi cantautori, tra cui Piero Montanaro e, il 3 luglio del 1977, la notissima Gianna Nannini. Dopo una pausa di riflessione, all’inizio del 2001 riprende la sua attività letteraria, definita poesia – immagine di introspezione psicologica, mirata soprattutto al suscitare feedback emozionali. Nel 2002 esce la sua prima raccolta in versi dal titolo Fuoco perpetuo, cui fanno seguito le plaquette Enjambement, Seasonal decrease e, nel 2006, Avvicinarsi al cielo. L’anno seguente viene dato alle stampe Oltre le parole leggère, volume antologico impreziosito da matite e chine di Franco Blandino. Nel 2011, sempre con Blandino, pubblica La nuova stagione, un libro che accanto alle liriche del poeta e alla grafica del disegnatore, raccoglie quelle dei migliori allievi del suo laboratorio di poesia. La nuova stagione consegue il premio speciale della giuria al “Premio Kolbe”, edizione 2012. Nel 2013, ancora con Franco Blandino ed insieme al poeta benese Flavio Vacchetta, dà alle stampe il libro Convivio – Décalage di tre artisti, in cui pubblica un suo epistolario. È del 2017 la pubblicazione di PASSIO (si veda Margutte qui), libro – concerto – mostra connessi, in cui affianca le sue liriche a quadri e disegni di Franco Blandino e ad una originale Via Crucis di Flavio Vacchetta.