GABRIELLA MONGARDI
Quando lo domandavo ai miei alunni, le risposte erano:
1) la fine della seconda guerra mondiale (che però nel resto d’Europa si festeggia l’8 maggio, giorno della resa tedesca);
2) la fine della Resistenza, ossia della guerra civile che a partire dall’8 settembre 1943 ha visto schierati i partigiani da una parte, i fascisti e i nazisti dall’altra.
Qualche giorno fa, su “Repubblica” dell’8 aprile, Michele Serra ha dato un’altra, definitiva, risposta: «La democrazia, grosso modo».
Come mi capitava quando ero in servizio, continuo a non capire perché la democrazia non possa essere festeggiata da tutti, perché le scuole non siano tenute a partecipare con una loro rappresentanza alle manifestazioni commemorative.
Ma con gli anni me ne sono fatta una ragione: il 25 aprile è la festa degli antifascisti, e l’antifascismo in Italia è – purtroppo – un sentimento di minoranza.
Chissà, forse col tempo…