“She Owl è un vero fenomeno dell’underground italico, conosciuto a livello internazionale, tra San Francisco e Parigi, la Spagna e Berlino, l’Europa del nord. Il segreto di questo magico duo (Jolanda Moletta e Damian Endian), è la semplicità, l’ironia, il sapere suonare di tutto, la naturalezza nel farlo, e l’amore panico per la natura, rispecchiato in questo evocativo omonimo album. Dieci pezzi di intenso pop-folk ben rifinito, rodato durante i molti live in giro per il mondo, e fatto uscire dopo un lungo lavoro di pre-produzione durante il quale hanno provato varie combinazioni nella magica atmosfera di Frisco. Il risultato è molto buono, tra le migliori uscite del 2013. Canzoni come la teatrale “Decembers”, con Jolanda seduta al suo amato piano, la mistica e sensuale “Nightingale”, con la voce al massimo della forma a narrare di una ragazza che si trasforma in usignolo, o nella seguente triste storia di mare “Fisherman Queen” con il contrabbasso gran protagonista. Un mondo da fiaba, ma non per moda o vezzo giovanilista, She Owl sono convinti di quello che fanno, e tutto l’album, dalle canzoni all’artwork, fino alla foto di copertina, con Jolanda in un bosco fatato con tanto di gufo, animale guida di questa nuova esperienza. Spero voli alto quanto si merita. Ovviamente per animali notturni. “
“Jolanda Moletta, accompagnata da Demian Endian e nascosta dietro al nome She Owl, debutta sulla lunga distanza per Broken Toys & PPZK. Il disco, senza titolo, propone dieci brani scuri che, tra malinconia e introspezione, avvolgono e accarezzano.L’album si apre con il viscerale accogliere (giocato quasi esclusivamente su voce e pianoforte) di Homewoods e con l’ipnotico procedere dell’altrettanto coinvolgente She Owl. Over The Bones, più incalzante e vivace, mostra tutta la sua forza vitale, aprendo ai contrasti fra tensione/relax di Decembers e alla profonda emotività di Behind The Stars. Le atmosfere rarefatte e sognanti di Nightingale lasciano spazio al binomio ukulele/voce della composta Fisherman Queen (in crescita nel finale) e alla velata ritmicità della morbida Hide And Seek. Paper Birds, infine, lenta e riservata, introduce l’affascinante urgenza della conclusiva Belong. Il disco proposto da Jolanda Moletta è un qualcosa di delicato e denso di passione. A ciò si aggiunge l’abilità della compositrice di riuscire ad inserire, nonostante la malinconia e l’introspezione diffusa, la vivacità necessaria per tener lontano lo spettro della noia. She Owl è un progetto interessante e questo primo album ne è la testimonianza.”
[Francesco Cerisola -IyeZine,Italy]
“Del progetto She Owl si parla come di un mostro sacro, si legge di pezzi che suonano come il vento fra i rami o come una fiaba antica, si vocifera di performance live da lasciare a bocca aperta. Ed in effetti l’impressione, ascoltando per la prima volta l’album, è quella…”
[Michele Faggi, Indie-Eye,Italy]