FLORIANA PORTA
È stata un’esperienza davvero unica creare questo libro insieme ad Anna Maria, ci ha permesso di approfondire meglio la nostra amicizia e di scandagliare meglio lati che non avevamo mai preso in considerazione. È stato un lungo ma appassionante lavoro di sinergia, sincronismo e coordinazione che ci ha unito ancora di più, come donne e come artiste, e che rimarrà uno dei progetti più belli che io abbia mai realizzato. Anna Maria Scocozza è una donna rara, limpida, intimamente mescolata con la forza vitale della natura. È amica dei fiori, delle erbe selvatiche, delle api laboriose, delle acque silenziose, del vento, delle farfalle, delle radici, delle gemme, delle nebbie, degli arcobaleni e dell’universo intero che la circonda. Si confronta con la materia-carta creando un dialogo, un’unione vera e propria con essa. Ammiro l’autenticità della sua missione creativa e l’originalità della sua incessante ricerca artistica perché penso che le sue creazioni non siano solo opere d’arte ma anche luoghi di ispirazione e di riflessione; invitano le persone a connettersi con la bellezza della natura e a riscoprire l’importanza degli elementi che ci circondano.
Ho scritto le mie poesie ispirandomi a questa eco-filosofia che è alla base del lavoro e della vita di Anna Maria, perché se da una parte domina tutto il suo mondo artistico, dall’altra crea e plasma anche tutto il mio mondo poetico e creativo, per questo motivo siamo riuscite a fondere perfettamente i nostri saperi, i nostri universi. Siamo come due alberi che affondano le radici nel medesimo terreno. Mi sono poi ispirata a tanti altri importanti contenuti e temi: la vita, il tempo, la metamorfosi, la forza, la debolezza, il kintsugi, l’acqua, le radici e la luce.
Se la missione di Anna Maria è dare forma e corpo alla carta, la mia è di darle voce e respiro. E nelle pagine di questo libro troverete questa intima unione tra energia e corporeità, tra anima e materia.
Dall’introduzione Sara Durantini
Siamo fatte di carta ha la particolarità di porsi come un dialogo intimo tra la parola e l’immagine, un incontro tra poeta e artista. La sua semplicità materiale si contrappone alla ricchezza creativa, sfidando l’idea tradizionale di valore nell’arte. Forte del richiamo affettivo al genere dei lìvre pòuvre, questo libro sembra volerci ricordare che l’arte non è definita dalla sua opulenza, ma dall’impronta unica dell’espressione umana, dalla connessione emotiva che evoca nell’osservatore, dalla valorizzazione della qualità artistica e umana al di sopra della quantità materiale. L’immediatezza, la rapidità, la fulminea apparente frammentarietà della parola poetica di Porta condivide il baluginio emotivo, il palpito luminoso, la cesellatura che innesca una trama narrativa con le opere di Scocozza realizzate con la carta e con materiali riciclati. […] Le due coautrici, Floriana Porta, nelle vesti di poeta, e Anna Maria Scocozza, in quelle di artista, intrecciano le loro voci creando un connubio creativo in cui parole e immagini si influenzano e si arricchiscono a vicenda. In questo processo emergono espressioni condivise che riflettono i loro sentimenti e il loro universo interiore, celebrando la forza della collaborazione artistica che sembra, in un qualche modo, ricordare il concetto oraziano «ùt pictùra poèsis». […] E dall’amore per l’arte e per la condivisione, dalla passione per la poesia e per la creazione con carta e materiali riciclati nasce Siamo fatte di carta, un progetto che sfida le convenzioni e celebra la creatività artistica come un’esperienza profondamente personale e significativa. Un progetto al quale auguro l’incontro con tanti sguardi e tante mani.
Anna Maria Scocozza, Floriana Porta, Siamo fatte di carta, Arte, poesia e rinascita al femminile, Ventura Edizioni Senigallia
(A cura di Silvia Pio)
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