Il sogno che si sogna di Filippo Parodi

copertina

FILIPPO PARODI

Ninne nanne balneari
Sonnellini
quando ero bambino
nell’appiccicosa casa al mare
torti di tortore tortuose
accorpate nel cuscino
che tutto mi divorava.

*

Oceano di pace
Più profondo del mio senso di colpa per esistere
perfino più sconfinato di tutte le insicurezze
così limpido che fa paura provare a guardarci attraverso
faticoso tanto quanto non compiere alcuno sforzo.

*

Sarò la tua memoria breve
Preferiresti forse non ricordarti chi sei, come ti chiami?
Davvero ti interessa più sapere se oggi hai già pranzato?
Meglio essere sempre vigili nell’eterno sfavillante QUI E ORA.
Perdipiù ricordarsi magistralmente gli anni ’40: li accarezzi come l’unico scialle scampato alle tarme.
Non intristirti se non hai idea di quello che hai fatto lo scorso weekend
se è già la quarta volta che mi chiedi se puoi offrirmi un tè.
Tanto poi il gas è stato staccato
e la cornetta del citofono mal fissata con lo scotch
i tuoi orologi sempre più simili a quelli di Dalì, in altre parole come il Camembert che, nella migliore delle eventualità, regna sul tavolino soltanto da ieri.

*

Ferite di un’improvvisa guarigione
L’infelicità si è inceppata
non la potrò più aggiustare.
Opportunamente rimpolpato
manterrebbe il mio fiacco orsacchiotto dell’infanzia
il suo rassicurante aspetto orfano indifeso?
Così sono stato svuotato della sabbia contratta-contrita che mi costituiva
e cosa sono destinato a diventare
senza quella mia infelicità per sempre perduta?
La mia infelicità che è stata interrotta, imbrattata, andata a puttane…
Ma ve ne siete resi conto, non è vero
che l’infelicità si è frantumata in migliaia di pezzettini?
Frammenti vorticanti di felicità
che nemmeno hanno bisogno di essere riassemblati.

(Un’immodesta proposta Vol. 6), Polimnia Digital Editions.

Filippo Parodi nasce a Genova nel 1978. Nel 1986 si trasferisce a Milano, dove ancora vive. Si laurea in Filosofia Estetica nel 2003, con una tesi sul verosimile e “il meraviglioso” nella poesia. A partire dal 2007 pubblica i suoi primi testi su The End, Haute Food e sulla rivista internazionale di poesia e ricerche Zeta. Nel 2012 vince un concorso indetto dalla casa editrice Gorilla Sapiens e il suo racconto Il proprietario esce nell’antologia Urban Noise. Sempre per Gorilla Sapiens, alla fine del 2013, pubblica il primo libro La testa aspra. In seguito scrive racconti per Verde Rivista e Ultrafilosofia. Nel novembre 2014, insieme a Massimo Bacigalupo, Peter Carravetta e ad altri studiosi, viene invitato a partecipare al convegno Terribile la parola: i filosofi sono succubi del problema-parola, tenutosi al Palazzo Ducale di Genova, per celebrare i quarant’anni di pensiero e scritture del poeta-filosofo Raffaele Perrotta. Nel 2017 pubblica poesie su Il Foglio Clandestino e il suo secondo libro La panchina senza angeli per Fondazione Mario Luzi Editore. In ottobre, presso Villa Buzzati a Belluno, è chiamato a leggere alcuni estratti della raccolta appena pubblicata per l’Happening di chiusura della mostra di poesia visiva Voci visibili nel granaio – 42 Poeti Visivi per Dino Buzzati. Nel 2018 pubblica per Polimnia Digital Editions la silloge poetica Per te soltanto, bambino – Frammenti di emisferi e Tapping-ninne nanne. Da questa raccolta, l’anno successivo, vengono tradotte in inglese dalla redazione di Slow words – people and stories from this world e pubblicate due poesie. Da qui l’idea dell’autore di riscrivere l’intera opera in inglese con Flaming Child, sempre pubblicata per Polimnia Digital Editions nel 2020. A partire da dicembre l’opera entra nella Top 100 Bestsellers di Amazon, all’interno della categoria ebook gratuiti di poesia, raggiungendo il primo posto e rimanendo a tutt’oggi nelle primissime posizioni. Nell’agosto del 2021 alcune poesie tratte da Per te soltanto, bambino vengono commentate da Maurizio Cucchi su La Repubblica.

(A cura di Silvia Pio)