ALBERTO BOGLIO
Ottobre 1977. In quell’epoca abitavo nella prima periferia di Torino. Un giorno mentre mi recavo, con il mio motorino, da un amico, sono stato aggredito da quattro ragazzi. Erano seriamente intenzionati a prendermi la moto ma, fortunatamente, un tipo con la macchina si è fermato e miracolosamente è riuscito a mandarli via. In quel momento decisi di iscrivermi ad un corso di difesa personale. Mi recai in una palestra vicino casa. Il segretario della palestra a tutti i costi insisteva nel farmi iscrivere a Judo o Karate. In quel momento vi era un gruppo di ragazzi che si stavano allenando con dei bastoni. Sono subito stato catturato dalle movenze sinuose di quelle tecniche e dalla loro efficacia. Fu così che, contro la volontà del segretario, mi iscrissi a quella cosa che stavano facendo quei tipi sul tatami… Scoprii solo dopo che si trattava dell’Aikido fondato da Morihei Ueshiba (1883 – 1969).
Mai più avrei pensato che l’Aikido mi avrebbe preso per mano e accompagnato costantemente e fedelmente tutta vita. L’Aikido è entrato nella mia vita.
Più passava il tempo più mi rendevo conto che l’Aikido non era solo un’Arte Marziale di difesa ma era qualcosa di più, di misterioso, di intrigante, che andava ben oltre.
Nel 1983 dopo sei anni di costante allenamento con il Maestro Leone, mi conferirono la cintura nera. Nel 1985 mi trasferii in quel di Mondovì per ragioni di lavoro e comunicai rassegnato al mio Maestro che avrei dovuto smettere con l’Aikido in quanto a Mondovì non vi erano palestre dove insegnassero quest’Arte. Il mio Maestro, pur di non farmi smettere, mi spinse ad aprire un corso di Aikido. Ascoltai i suoi consigli. E adesso eccomi qua, con un V Dan e 30 anni dedicati all’insegnamento alle spalle. Trent’anni coronati da un nutrito numero di cinture nere e un seguito di allievi costanti e fedeli, che mi hanno seguito per decine di anni.
Dopo una vita passata sui tatami posso permettermi di dire che l’Aikido è un’Arte Marziale Nobile perché forma persone nobili nell’animo e nello spirito.
La difesa personale dell’Aikido è molto, molto efficace ma la cosa più importante è che l’allenamento nel Dojo è solo un allenarsi con persone che condividono con me una cosa fantastica. In realtà poi l’Aikido lo applico sempre anche fuori dal Dojo, sul lavoro, a scuola, con gli amici, sempre. L’Aikido crea l’individuo sicuro e sincero.
A Mondovì i corsi di Aikido sono divisi tra bambini e adulti. Il corso per bambini è un percorso di avvicinamento all’Arte, un corso “soft” e leggero dove i bambini imparano sì a difendersi ma soprattutto a conoscere i principi dell’Aikido attraverso l’aspetto ludico.
Il corso per adulti ha tutt’altra matrice tecnica. Il “Reshiki” (l’etichetta) è molto importante. Le tecniche sono mirate alla perfezione. Si dà molta importanza sia all’uso del corpo che a quello della mente. Dopo un bell’allenamento di Aikido mi sento stanco sia fisicamente che mentalmente ma rilassato. Per un’ora mi libero dai problemi quotidiani ma mantengo la mente concentrata.
Da due anni a questa parte, assieme alla Cooperativa Caracol, stiamo promuovendo un progetto intitolato “SportAbilità”. Il progetto, rivolto a persone disabili, comprende Aikido, Teatro e Palla pugno. Abbiamo avuto un grande riscontro e un successo incredibile. Ragazzi che inizialmente sembravano timorosi, disinteressati e assenti, com’è normalmente nella loro natura, adesso partecipano attivamente, sono molto presenti e attenti in ciò che si fa durante l’ora di Aikido. Mi ritengo molto soddisfatto e gratificato nel vedere che l’Aikido è un mezzo più che valido per chiunque senza guardare in faccia nessuno. Tutti possono praticarlo.
Un appello: se qualcuno fosse interessato a partecipare come volontario al corso Disability-Aikido è il benvenuto. C’è sempre bisogno ed è una bella esperienza.
Per info : Alberto 320-6466778