Fahredin Shehu è nato a Rahovec, nel sud-est del Kosovo, nel 1972 e si è laureato in Studi orientali all’Università di Prishtina. Si occupa attivamente di calligrafia, scoprendo nuovi strumenti e tecniche per questa forma di arte plastica.
Negli ultimi dieci anni ha operato come ricercatore scientifico indipendente nel campo dello spiritualismo tradizionale e dell’estetica del sacro.
Ha pubblicato numerosi libri, inclusi testi di poesia, prosa poetica, saggi e romanzi, E le sue opere sono presenti in molte antologie un po’ in tutto il mondo, tradotte in molte lingue.
Ha preso parte ad eventi e festival di poesia in Albania, Francia, Macedonia, Israele, Irlanda e Malta. È ambasciatore dei poeti albanesi presso Poetas del Mundo, Santiago de Chile, e membro dell’Associazione mondiale dei poeti, del Comitato di edizione e montaggio del Ministero kosovaro della cultura, gioventù e sport, dell’Associazione mondiale degli scrittori e del Centro PEN del Kosovo. Ha ricevuto la medaglia d’oro per la poesia come ponte tra le nazioni nelle Filippine nel 2014.
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Guardando verso Est oggi
il massacro
ha
rovesciato
la magia
orientale
delle spezie
e
dell’incenso
persino
popoli
con fedi
diverse
si uniscono
alle preghiere
unite
in diverse
lingue
là a Oriente
e speranze
si uniscono
e mescolano
a sgomento
e
le urla interiori
non si odono
così come quelle
esterne
soffocate dal
bombardamento
chi non
soffre
nel suo cuore oggi
non merita
di essere chiamato Umano.
***
Piango i bambini morti
… perché non c’è ragione per morire
se sei un bambino che dorme in una terra sottile,
un tempo lontano piangevo mentre la lingua
era annodata e contorta in nove nodi.
Non riuscivo a parlare né urlare,
né ribellarmi con durezza, come un gatto
impazzito messo al muro da un cane all’attacco.
Oggi il mio essere geme di nuovo;
il sangue s’indurisce nelle vene – potresti credere,
sono perle rossastre per la terra delle olive
e delle melegrane.
Gaza… tu –ferita gocciolante del genere umano
e nostra disgrazia perpetua.
Per questo tutti gli Angeli ci beffano.
Per questo tutti i Demoni ci compatiscono.
Per questo tutti noi porteremo il lutto per
la Mezzaluna, per la Croce, per la Magen David
per la Pesach, per la Shoah, per il Nakbah…
Per questo non abbiamo mai imparato la lezione.
Per questo la ragione mai e mai
ha potuto competere con l’Amore.
Per questo amo l’Umanità
eppure piango i bambini morti di Gaza
ieri, oggi e il giorno dopo.
(traduzione di Silvia Pio)
© Fahredin Shehu