Mantra della sera

SCALONI_1

Flavio Scaloni e la poesia

Indulgo
nella litania vibrante
del mantra della sera.
Accompagno ogni pensiero
all’entrata della servitù.
Ripongo l’Es
nel cassetto dei pigiami.
Il freddo dell’inverno
è una condizione della mente.

***

Al tempo di Pangea
tutto era semplice.
Un solo cuore pulsava
giù negli abissi.
Un giorno il destino
roso dalla gelosia
fece tremare la terra.
Fu così che ebbe inizio
la diaspora
e la fine.

***

Sempre sulle punte
-sulle punte-
solida nell’arabesque
come il carillon della madre.
Poi volteggi disinvolta
-sempre sulle punte-
come un’ape pronuba
tra i fiori del melo.
Non ricorda la pianta
del piede sulle punte
-sempre sulle punte-
la consistenza della sabbia
sulla riva del palcoscenico.

***

Dalla botola
dell’infanzia
salgo di nascosto
nella soffitta dei ricordi.
Cerco un punto luce
da travi e pianelle
non filtra lo spiraglio.
Accendo una bugia
e scartabello tra le foto
del mio domani.

***

Vorrei mettermi al riparo
da questo scirocco
che spira dal Sud
della mia coscienza
e scuote le notti
nella tenda del campo
lungo il cammino
della certezza.

***

Devo far sì che un’onda
da Brest
arrivi lontana
a lambire le sponde
di Ellis Island
per annunciare
all’emigrante
che anche oggi
-qui-
è sorto il sole.

***

Con i pesi alla cintura
e la bombola sul dorso
plano
-lentamente-
nello scuro dell’abisso.
So
che a molti metri
di profondità
vedrò avvicinarsi
imponente inospitale
il relitto
della mia innocenza.

***

Il tappeto del salotto
con le sue greche blu
è la mia scena.
Con le percussioni bizantine
Io libertino
danzo nudo
come un coreuta
sui ditirambi.

***

Pensione Jaccarino

Della Pensione Jaccarino
-Roma, Via Romagna -
dovrebbero farne
un asilo comunale.
Le grida dei bambini
-grembiulini blu,
ricreazione nel cortile -
coprirebbero le urla
delle anime in pena
senza ricordo
nelle segrete del palazzo.

***

Incontriamoci domani
verso le 17.00.
Ti preparo il tuo tè
quello nero, russo.
Ti faccio trovare
i cristalli di zucchero
e il bricchetto del latte
a forma di bassotto.
Se vuoi
puoi portare i biscotti,
i baci di dama
sarebbero perfetti.
Incontriamoci domani
verso le 17.00
qui
in questi versi.

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Breve biografia
Flavio Scaloni, nato a Roma nel 1982, cura il blog “Flavio & la Musa” nel quale pubblica regolarmente propri versi, poesie di autori da tutto il mondo, recensioni e commenti analitici.
La sua opera prima Stella di Seta (Genesi Editore) ha vinto il premio “I Murazzi” nel 2013 nella sezione “poesia edita”.
Nel 2013 è tra gli autori finalisti del premio “Marguerite Yourcenar” nella sezione “poesia inedita”. Nello stesso anno fonda insieme a Maria Carla Trapani il magazine on-line di arte e letteratura contemporanea “Diwali –Rivista Contaminata”.
Nel 2014 ha vinto il premio “Alberoandronico”, sezione “silloge inedita” ed è stato riconosciuto con una menzione d’onore nell’ambito del premio “Vittorio Alfieri”. La sua seconda raccolta poetica “Via Parini 7” è edita da Teseo Editore.
Vive in Francia, ma è spesso in Italia e in giro per l’Europa per il suo lavoro da consulente scientifico.

www.rivistadiwali.it
www.flavioelamusa.blogspot.it
www.bellami.it