Michela Zanarella e la poesia
M’INCATENO ALLE ORIGINI
M’incateno alle origini
della luce,
disfo un tramonto
appena poesia mi tocca,
creo con le labbra la sorte
di un orizzonte che esalta
umane villeggiature d’ossa.
Mi riposo nell’improvviso vibrare
di nuvola,
incrociando fiumi di silenzio
all’estroso azzurro di un popolo
d’ istanti.
Incarnata nell’esilio
di terra ed acqua
mi allaccio al vento, m’abbandono al fuoco.
Ad occhi pieni di mondo
intorno al sole
passo immobile ad esistere
e come Dafne,
eterna mi faccio bosco d’ ulivi.
***
LA CHIAMANO GUERRA
È rimasto il lutto alle ciglia
il buio che stride e circonda
le strade,
la chiamano guerra
a consumare vita
dove la mina
pianta sangue ed orrore
dove il fuoco è avido rombo
che spegne echi innocenti.
Fanno scempio
le fiamme
anche del vento
pallido e secco
in una terra
che doma lacrime
come amare stagioni
nei volti confusi del mondo.
La chiamano guerra
come tenebra rigida,
pioggia rossa
che non sa finire.
***
SCARTAFACCI DI VITA
(a Pier Paolo Pasolini)
Nelle fragilità del tempo,
tra miserabili scartafacci di vita
è ancora umano
amalgamare parole e coraggio
al costato
di un glicine e ad obliqui occhi
di città.
Pier Paolo, patimento oscuro
è dentro le vestali del tuo quartiere
e nel ciclo di pietre assorte
a diventare silenzio.
Tradito come un autunno
in maledizione
è stato il tuo canto di verità.
Non si accorsero che assassinando
un guscio secolare di saggezza
estirpavano fiore universale di poesia.
***
QUEST’ EPOCA DISARMA
Quest’epoca disarma
i germogli del domani,
risucchia i colori
di semplici umanità,
preme i giorni al deserto.
In un ronzio di croci
non mancano
nervose abbondanze
di miseria,
il rapido maturare
di precipizi all’anima.
Per rimuovere il fremito del crollo,
agli uomini è concesso
attingere alle vene di Dio,
agli uomini è concesso
sfamarsi al tremore di un sangue
stretto in recinti
di grazia eterna.
Breve biografia
Sono autrice di poesia, narrativa, testi teatrali, addetta stampa di diverse realtà di promozione artistica, giornalista della Free Lance International Press. Nata a Cittadella (PD) vivo e lavoro a Roma, dove svolgo la mia attività collaborando con varie testate giornalistiche on web. Ho ottenuto diversi riconoscimenti nazionali ed internazionali. La mia poesia è tradotta in spagnolo, romeno, francese, arabo e inglese. Ho pubblicato sette raccolte di poesia e una raccolta di racconti. Sono Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze” e alla direzione della collana poesia “ARTeMUSE” di David & Matthaus Edizioni Letterarie.
La mia poetica
Mi sono avvicinata alla poesia subito dopo un tragico incidente stradale, non avendo mai scritto in versi in precedenza. Diciamo che la poesia mi ha completamente cambiato la vita, regalandomi una nuova opportunità.
Ho iniziato a scrivere le prime poesie nel 2004 e da allora non ho mai smesso di farlo, considero la poesia qualcosa di importante per la mia quotidianità, è un nutrimento dell’anima necessario. Nascono immagini, metafore, con uno stile che prende forma spontaneo e tutto si fa espressione del mio essere donna in una società tanto complessa quanto moderna. La mia poetica riguarda non situazioni singole, private, che appartengono solo e unicamente alle esperienze dell’individuo nell’ambito del suo gruppo sociale ristretto, ma la mia poetica si riferisce a un respiro più ampio, che abbraccia la totalità degli individui che attraversano come in un arcobaleno la loro esistenza su questo pianeta. Il discorso potrebbe ancora continuare in quanto le emozioni, e qui comprendo anche i dolori, le sofferenze, vengono affrontati con una visione universale.
Cosa fa nascere in lei la poesia?
Sono gli eventi, le situazioni sociali, economiche e politiche, l’ambiente multietnico che apprezzo, gli elementi della natura che entrano in empatia con la mia personalità a darmi la giusta ispirazione per scrivere poesie. Tutto ciò che accade nel mondo, le persone che incontro, le emozioni che sento, possono diventare stimolo per la mia scrittura.
http://www.michelazanarella.it/
http://leragunanze.altervista.org/
la fotografia di copertina è di Bruna Bonino