Tag Archive for gabriella mongardi

Le selve di Gabriella Mongardi

foto di Roberto May

SILVIA PIO Le selve della poetessa monregalese sono boschi dove divampa la passione dell’autunno, dove le foglie fanno crocchiare il passo di persone care, dove spesso c’è la nebbia che cancella i profili di chi è partito, ma anche riempie…

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GIULIANO LADOLFI Il titolo della raccolta di poesie di Gabriella Mongardi allude all’omonima opera di Publio Papinio Stazio (ca 45 – ca 96), quasi a stabilire una continuità di concezioni, di struttura e di stile. Il poeta latino riscosse notevole…

Il ’68 cinquant’anni dopo

Il '68 a Mondovì: studenti in corteo

FULVIA GIACOSA – GABRIELLA MONGARDI “Sono ormai cinquant’anni” Diciamoci la verità, noi che siamo nati nel 1950 o giù di lì. Oggi ormai ultrasessantenni abbiamo inevitabilmente un ricordo mitizzato dei nostri 18 anni: di ciò ci accusano e noi, buoni…

Il volto dell’acqua nelle poesie di Emily Dickinson

foto di Roberto May

GABRIELLA MONGARDI In un mio precedente articolo su Margutte avevo indagato la presenza della Natura nella poesia di Emily Dickinson (Amherst, Massachussets, 1830-1886), attraverso i riferimenti ai quattro elementi naturali (aria acqua terra fuoco) che gli antichi filosofi greci, e…

La sorgente dell’Ellero ed Altre Acque

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ATTILIO IANNIELLO La sorgente dell’Ellero conosce le discese che attraversano il mattino il silenzio tra la terra e il corpo dove scorre la luce e rincasano i sensi Basse le nubi pulsano nel scivolare nel cielo scolpito in rocce dove…

Nella stanza segreta di Gabriella Mongardi

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FRANCA ALAIMO La scrittura poetica di Gabriella Mongardi, limpida ed essenziale, evita  le fascinazioni e le ambiguità dell’intellettualismo, e, nel preferire sempre la schiettezza dell’ispirazione, rivela la sua fedeltà ad un’ormai lunga frequentazione degli autori della classicità. Adottando un tono…

Il ponte

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FRANZ KAFKA Ero rigido e freddo, ero un ponte, giacevo sopra un abisso. Da questa parte erano conficcate le punte dei piedi, dall’altra le mani, mi tenevo con le unghie e coi denti all’argilla friabile.  Le falde della mia giacca…