RICHARD BERENGARTEN 1. Il mattino spassionato mi accoglie. Inspiro i suoni della pioggia, pieno di sonno, fluttuante di sogni. Il picchiettio e il cigolio del tetto su di me. 2. Sta insieme sopra di me. Il mondo che mi contiene…
RICHARD BERENGARTEN 1. E chi non è in esilio. Facciamo e rifacciamo canti e poesie, per desiderio di un ritorno a casa. Questo fare non ha mai fine. 2. Casa è per definizione il luogo dove il mio è tuo…
LUCY HAMILTON Anelli In memoria di mio padre, John Plowright Un albero è spesso – o sottile – spelato, la sua linfa porta zucchero alle foglie, nutre cellule nuove, infonde le radici di energia e il cambio – quasi invisibile…
GIAMPIERO MURIALDO 1958: festa dell’Immacolata Dopo una breve nevicata, un dicembre freddo e secco era calato dalla cresta della Langa sul fondovalle, ora spazzato violentemente dalla tramontana. Il ventaccio soffiava a folate impetuose e sibilava tra l’assito di castagno del…
RICHARD BERENGARTEN All’origine delle parole ispirazione, respirazione e spirito c’è il verbo latino spirare, cioè ‘respirare’. Respiriamo involontariamente e per necessità. L’aria di cui abbiamo bisogno per la nostra stessa vita circonda la terra come un mantello. Così come copre e…
PIERO RAVOTTI C’era una volta un volo d’anatre. Nel cielo, un triangolo di nere sagome d’anatra. Il classico volo d’anatre. Ma a guardar bene, un’anatra aveva perso il suo posto nello stormo. Sbatteva furiosamente le ali per riprendersi il posto.…
RICHARD BERENGARTEN Ho scritto Albero a Cambridge nel 1979, quando avevo trentacinque anni. L’ispirazione diretta della maggior parte del poema è derivata dal poema di Ann Waldman’s, Fast Speaking Woman,[1] basato principalmente sulle sue ricerche a proposito delle usanze femminili…
